Laborintus

19.01.’25 ore 20:30
Auditorio Stelio Molo RSI Lugano

 

900presente inaugura il Focus Berio 2025 con uno dei capolavori del compositore italiano:

Laborintus II.
Brano creato nel 1965, in occasione dell'anniversario dantesco, Laborintus II è un'opera che sfugge a qualsiasi definizione o categorizzazione. Sul palco una voce recitante ci guida attraverso le parole del poeta Edoardo Sanguineti, che combina in uno strano catalogo Dante e Pound, la Bibbia ed Eliot. Un ensemble strumentale si trasforma estemporaneamente da big band a consort barocco, muovendosi con disinvoltura tra le diverse prassi esecutive, un coro di otto attori crea una riso-
nanza straniata del lettore principale, tre voci femminili cantano al microfono e l'elettronica compare come una sorta di fantasma sonoro.
Ad aprire il programma Chamber music, per voce e tre strumenti, un Berio non ancora trentenne, ispirato qui dalle parole di James Joyce, che dedica alla voce di Cathy Berberian, sua prima moglie, un lavoro scritto con grande immaginazione e raffinatezza.
Nel mezzo Mémoriale di Pierre Boulez, piccolo ma intenso omaggio ad un altro gigante della musica del '900 che come Berio avrebbe compiuto cento anni; una pagina per flauto solo e otto strumenti che svolge quasi sotto voce una trama finissima e riflessiva.

 

LUCIANO BERIO (1925 - 2003)
Chamber Music (1953)
per voce femminile, violoncello, clarinetto e arpa

PIERRE BOULEZ (1925 - 2016)
Mémoriale (...explosante-fixe... Originel) (1985) per flauto solo e otto strumenti

BORIS VIAN (1920-1959) / LUCIANO BERIO
Le déserteur (1954)
rielaborazione per voce e ensemble (ca. 1968 ?) esecuzione esclusiva sulla base dell’inedito autorizzata dagli eredi Luciano Berio e dalla Paul Sacher Stiftung

LUCIANO BERIO
Laborintus II (1965)
per voci, strumenti e registrazioni
Testo di Edoardo Sanguineti

Flauto Alessandro Bennardo

Preparazione vocale Antonella Astolfi

Regia suono Fabrizio Rosso

Voci Liga Liedskalnina Marcin Habela

Voce recitante Antonio Ballerio

Coro Giovani attori del Piccolo Teatro di Milano

Direzione Francesco Bossaglia