900presente compie 20 anni.

Il tema di questo anniversario è la trascrizione intesa come ri-lettura, ri-composizione, re-invenzione, metafora di una stagione che da anni si evolve continuamente, sensibile al contesto, attenta al pubblico e audace nei contenuti.

I 6 concerti affrontano ognuno una forma di evento diversa, dal cineconcerto al radiodramma, dallo spettacolo multimediale all’opera teatrale.

Il primo appuntamento è incentrato sul Der Rosenkavalier di Richard Strauss, proposto nella sua versione per Salonorchester con le immagini del film omonimo di Robert Wiene.

A Dicembre sarà la volta del radiodramma Tête d’Or, dall’opera di Paul Claudel, in collaborazione con il Settore Prosa della RSI. Il progetto riscopre la partitura dell’elaborazione delle musiche di Arthur Honegger realizzata da Pierre Boulez.

 

A Febbraio sarà eseguito la Schuberts „Winterreise”, in cui Hans Zender reinterpreta il capolavoro schubertiano trasformandolo in un grande affresco per orchestra da camera e tenore; ospite d’eccezione sarà Mirko Guadagnini. L’opera verrà presentata in un incontro pubblico con il direttore e l’orchestra il giorno precedente il concerto e replicata al Festival Liederìadi a Milano.

Durante la Quaresima,risuoneranno nella Cattedrale di Lugano, all’interno della rassegna Vesperali, due grandi opere sacre di Klaus Huber, Beati Pauperes II e ...Ausgespannt..., e una prima esecuzione assoluta di sua moglie Younghi Pagh-Paan, scritta in memoria del marito,

Third-Hand Socrates è il titolo del consueto appuntamento SUPSI Arts (collaborazione tra Conservatorio, Accademia Teatro Dimitri e DACD della SUPSI), che avrà luogo ad Aprile all’Auditorio Stelio Molo e che sarà costituito da un evento multimediale ispirato dall’Apologia di Socrate di Platone e al Maestro e Margherita di Bulgakov, con musiche di John Cage ed Erik Satie.

A maggio, infine, 900presente coprodurrà con LuganoInScena, in prima esecuzione svizzera, l’opera di teatro musicale I Cenci di Giorgio Battistelli, tratta dal capolavoro di Antonin Artaud, con la presenza di Roberto Latini nel ruolo del protagonista.

Da quest’anno i concerti si terranno alle 20,30 e saranno diffusi da RETE DUE, fin dal 1999 decisivo partner di produzione, in diretta radiofonica e in videostreaming.

«Vingt ans après…»

…in ricordo di Giorgio Bernasconi…

L’amitié jette des racines bien profondes
dans les cœurs honnêtes, D’Artagnan, 
croyez-moi, il n’y a que les méchants qui
nient l’amitié parce qu’ils la comprennent pas…
 
(Alexandre Dumas)

Vent’anni sono una quantità di tempo non trascurabile nella vita di un uomo. Soprattutto se il primo protagonista di questa avventura, all’inizio del percorso, aveva già raggiunto una certa maturità…

Una maturità che spinse il nostro caro e indimenticabile amico Giorgio Bernasconi, la cui presenza spirituale è sempre fra noi, ad affrontare il rischio di creare una rassegna, che nel frattempo ha raggiunto una notorietà anche internazionale.

 

Il suo amore per la musica e la sua tensione intellettuale lo portò ad unire due importanti aspetti in questa rassegna: da una parte il desiderio di far conoscere al pubblico della Svizzera italiana le opere più importanti del repertorio contemporaneo, dall’altra di offrire ai giovani studenti del nostro Conservatorio la possibilità di confrontarsi in forma diretta e pratica con la musica contemporanea.

Il primo concerto di 900presente (già Novecento passato e presente) ebbe luogo il 5 settembre 1999. Fino al 2010 Giorgio Bernasconi diresse tutti i concerti e, dopo la sua scomparsa, ho avuto il privilegio di farla crescere attraverso decine di programmi in cui sono state proposte le musiche più importanti del nostro tempo ed invitati i compositori più influenti della nostra epoca, come fra gli altri Klaus Huber, Salvatore Sciarrino, Helmut Lachenmann, Sylvano Bussotti, Betsy Jolas.

Siamo così arrivati alla nostra ventesima stagione... Nel frattempo alcuni protagonisti sono cambiati ed a loro sono subentrati altri (come spesso troviamo nei romanzi di Dumas), sempre con lo stesso virtuoso equilibrio tra giovani talenti ed affermati professionisti, tutti accomunati da quello stesso spirito di ricerca e avventura che aveva Giorgio e ci auguriamo rimanga tale per molti anni ancora.

Arturo Tamayo

XX, 2018/19